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OP.Vento da Est

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Messaggio Da AIK Dom Apr 02, 2017 8:10 pm

Scheda missione


OP.Vento da Est HuS4Mdg

Tipo miissione:COOP
Squadra:1
Mappa:Zargabad
Numero Min/Max giocatori:6-10
Condizioni meteo:Notte bassa visibilità
MOD RICHIESTE:@cba; @ace; @acex; @rhsusf; @rhsafrf; @rhsgref; @task force radio; @CUP Terrains Full, @ProjectOpfor
MOD OPZIONALI: @ITF_Addon;
Rientri:1


Cenni Storici



Siria giugno 2011:Inizio della lotta armata contro il governo Asad

Il 4 giugno 2011 avviene per la prima volta un'azione di protesta in cui i dimostranti prendono le armi e reagiscono violentemente agli apparati di sicurezza: a Jisr ash-Shugur, nella provincia di Idlib vicino al confine con la Turchia, i dimostranti aggrediscono le forze di polizia uccidendo 8 persone e prendono il controllo della locale stazione di polizia, saccheggiandola e distribuendo le armi contenute al suo interno.
Gli scontri continuano per una settimana, nella quale i gruppi armati uccidono un totale di 120 poliziotti. La reazione del governo è delle più dure: oltre all'esercito, vengono dispiegati i carri armati e alcuni elicotteri, ma solo il 12 giugno viene ristabilita la calma in città, 10.000 residenti fuggono dalla battaglia oltrepassando il confine con la Turchia. Altre manifestazioni, più pacifiche, si tengono a Ma'arrat al-Nu'mane Aleppo.


Siria novembre 2011 Inizio della Guerra

Sebbene a livello internazionale la crisi siriana non venga ancora ufficialmente considerata una guerra civile, sul campo si verifica un'escalation degli scontri causata anche dal flusso continuo di disertori che ingrossano le file dell'ESL(Esercito Siriano Libero). L'evento più significativo è la serie di attacchi che a fine ottobre vengono compiuti dall'Esercito Siriano Libero nella città di Homs, in cui vengono uccisi 37 soldati;
la reazione dell'esercito regolare trova un livello di resistenza mai incontrato prima e, a differenza delle operazioni svolte a Dar'a e Hama, la rivolta non viene sedata. L'ESL riesce a conquistare i quartieri nevralgici della terza città siriana e costringe l'esercito a ripiegare in difesa, e il corrispondente di Sky News Stuart Ramsay descrive la situazione a Homs come una "chiara zona di guerra".
A causa della tenace resistenza dei ribelli, Homs verrà in seguito definita la "Capitale della rivoluzione"


Gennaio 2013 Nascita dell'Isis

Sebbene il comando strategico delle operazioni dei ribelli sia ancora mantenuto dall'Esercito siriano libero, i gruppi estremisti cominciano ad acquisire sempre maggiore autonomia sul campo. La presenza di miliziani legati al fondamentalismo islamico è particolarmente forte nelle regioni orientali del paese, e fin dalla fine del 2012 si intensificano i combattimenti nella fascia fertile della valle dell'Eufrate, finora teatro solo di sporadiche scaramucce con l'esercito regolare.
La valle dell'Eufrate è storicamente abitata da tribù un tempo beduine di religione sunnita e molto tradizionaliste, imparentate con i beduini provenienti dall'Arabia Saudita. In questa regione le incursioni dei ribelli sono guidate dalle formazioni islamiste, quasi sempre il Fronte al-Nusra. Il 19 settembre 2012 i ribelli conquistano il valico di frontiera con la Turchia nel centro nord della Siria, mentre il 22 novembre 2012 viene conquistato il valico con l'Iraq nella strategica città di Mayadin;
queste conquiste assicurano ai ribelli un continuo flusso di uomini e rifornimenti, e in particolare dal valico con l'Iraq possono affluire in Siria i combattenti delle formazioni islamiste irachene che compongono l'ossatura del Fronte al-Nusra.

Proclamazione dello stato islamico agosto 2014

Grazie alle armi sofisticate catturate in Iraq, al numero e alla determinazione dei combattenti, l'ISIS il 1º luglio scatena un'imponente offensiva nel governatorato di Deir el-Zor che, in due settimane, permette di sconfiggere le altre formazioni ribelli siriane, in particolare il Fronte al-Nusra, e assumere il controllo del 95% della provincia nonché di circa il 50% della città di Deir el-Zor. L'espulsione di tutte le sigle ribelli dall'est della Siria permette all'ISIS di entrare in diretto contatto con le aree controllate dal governo siriano, verso il quale organizza un'offensiva il 16 luglio.
Il primo obiettivo è il campo di gas di Shaer, nella regione desertica a nord di Palmira: in sole 12 ore le milizie occupano il campo e giustiziano sommariamente 200 tra soldati e civili[381] anche se, il 26 luglio, l'esercito riesce a riconquistare gli impianti. Il 25 luglio l'ISIS attacca e conquista la base militare "Divisione 17" a nord di Raqqa, ultimo bastione governativo nella città, e il 7 agosto la base militare "Brigata 93". In entrambi i casi non vengono fatti prigionieri.

Siria ottobre 2015:Intervento Russo

La Russia sostiene politicamente e con forniture militari il governo siriano fin dalle prime fasi della crisi, a partire da settembre 2015 si verifica una sensibile intensificazione dei contatti tra i due governi e si registrano movimenti aerei e di personale russo nell'area costiera di Latakia.
Il 15 settembre gli Stati Uniti dichiarano che truppe russe stanno allestendo un nuovo aeroporto con annessa base militare, e a fine settembre la Russia annuncia di aver raggiunto un accordo con Siria, Iraq e Iran per condividere informazioni di intelligence relative allo Stato Islamico.
Oltre all'aumento di forniture militari, il presidente russo Vladimir Putin scatena un'offensiva diplomatica volta a modificare la posizione occidentale nei confronti del governo siriano, allo scopo di includerlo in un futuro processo di pace

Oggi da qualche parte in Siria....
Comando della divisione Alpha Spetsnaz.
Isis si rifornisce di armi e attrezzature grazie alla vendita del petrolio siriano
Nella regione Siriana di Zargabad (150 km a Sud di Aleppo)lo stato Islamico ha conquistato il campo pertolifero di Nango
Il nostro compito è quello di distruggere gli impianti di estrazione del greggio e danneggiare le strutture primarie della raffineria (serbatoio di raffreddamento e centrale elettrica)



Esecuzione


La missione parte di notte da un campo di Pashmerga Curdi nostri alleati,abbiamo a disposizione due Jepponi armati per spostarci a Sud est di 2 km nei pressi dei campi di estrazione del greggio.
Una volta arrivati si deve conquistare l'area che sicuramente è difesa da miliziani del califfato,conquistati i pozzi si devono far esplodere tramite l'utilizzo di cariche.Successivamente si deve entrare nel complesso della raffineria e distruggere il serbatoio di raffreddamento e distruggere anche il trasformatore nei pressi della centrale elettrica.
Nelle vicinanze della raffineria ci sono molti insediamenti presidiati dai miliziani,è opportuno fare un attacco veloce e ripiegare subito dopo la distruzione degli obiettivi

Quando tutto è distrutto si ritorna alla base dei Pashmerga e ci si prepara x l'estrazione..

OP.Vento da Est JICRXYH

Riepilogo missione


1.Partenza dal campo dei Pashmerga con i jepponi
2.Conquistare l'area dei pozzi petroliferi
3.Distruggere i pozzi
4.Ditruggere il serbatoio
5.Distruggere il trasformatore
6.Ritornare al campo dei Pashmerga
7.Il radiofonista al campo non deve morire conseguenza "missione fallita"

OP.Vento da Est FT1dqkv

La missione richiede;
- Addestramento carri
- Addestramento missili AC
- Addestramento mortai (opzionale)

AIK

Messaggi : 7
Data d'iscrizione : 25.10.16

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Messaggio Da Grenadier ITF Dom Apr 02, 2017 8:57 pm

Ottimo lavoro Aik!
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Admin

Messaggi : 43
Data d'iscrizione : 06.10.16

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